domenica 17 marzo 2013

Come da Tiffany

Per me, andar per vivai è un po' quello che Miss Golightly pensava fosse stare davanti alle vetrine di Tiffany: ritrovarmi circondata di belle cose, ma soprattutto stare in un posto in cui "nessuno possa farmi del male", e dove l'esistenza segue delle regole precise che sono uguali per tutti. In vivaio, scegli le piante che più ti si confanno, loro vivono, muoiono o crescono in base alle tue capacità e alle tue attenzioni, e non in base a criteri discriminatori incomprensibili, come la simpatia personale o stupidi pregiudizi sociali. Il mio pensiero nasce dalle esperienze che ho maturato al lavoro, o in altre situazioni della vita, quando la meritocrazia e il rispetto spesso vengono meno, e non si sa davvero perchè. In giardino, invece, sei tu e la natura, senza doppiezze e senza trucchetti.


Stamattina ho visitato un noto vivaio di erbacee perenni del trevigiano, che ieri e oggi ha organizzato una "due giorni" dedicata alle violette, nello specifico alle viole mammole.
Da quelle semplici e rustiche, derivate dalla viola odorata, a quelle doppie, nate per ibridazione, molte erano le varietà esposte, alcune di aspetto a dir poco curioso (il guanto nelle foto che seguono è mio):

viola "King of Violets"
la celebre "Conte di Brazzà", dal nome del nobile che la ottenne dall'incrocio di una doppia blu-viola con una bianca spontanea
viola cornuta "Columbine"
viola hybrida "Molly Sanderson", di colore nero
Le violette mi hanno sempre dato un'impressione di delicatezza e di inafferrabilità, essendo piante che si presentano spontaneamente negli angoli più freschi dei nostri giardini, ma non su invito, solo quando lo "decidono" loro, e vi restano se non le disturbiamo.
Vederle "in mostra" in così tante forme mi ha confermato la mia idea: sono piante sensibili ma di nobile tempra. Ne ho acquistato una dal fiore di un dolcissimo color rosa, viola odorata "Nora Church", e una dal fogliame scuro e minuto, la viola labradorica purpurea. Troverò loro un angolino speciale in giardino, forse in una ciotola, spero che vorranno pregiarmi della loro permanenza negli anni futuri!
Apro una parentesi colturale in merito: le viole mammole temono il caldo e la troppa umidità. Quelle a fiore semplice sono più rustiche, quelle doppie temono il freddo e le gelate sotto lo 0°. Se non si dispone di un angolo riparato in giardino, vanno tenute in vaso per essere portate al riparo d'inverno. Usate terreno fresco e drenato, e un vaso largo ma profondo anche solo 20 cm.
Mentre indugiavo tra i banchi di esposizione del vivaio, ho sentito alle mie spalle un chiacchiericcio in cui ricorreva la parola "torta". Subito ho pensato a qualcosa di organizzato dai vivaisti per i loro amici più intimi. Invece mi sbagliavo: presso un piccolo gazebo a lato del vivaio, è stata tagliata una torta aromatizzata alle viole, servita a tutti i presenti.

il taglio della torta

al centro della foto Pier Luigi Priola, proprietario dell'omonimo vivaio

Mentre scattavo le foto, pensavo: proprio una colazione da Tiffany!
***
Questo invece è il "carrello della spesa" risultato dalle mie scorribande vivaistiche (in compagnia e col contributo però di mamma, marito e suocera):


Di tutto e di più. Io non ho resistito a un altro paio di papaver orientale, di cui in ottobre avevo già acquistato due esemplari. Con le "suocere", abbiamo fatto incetta di lupini, piante aromatiche, heuchera, geum, erbacee dal fogliame variamente colorato, ellebori...
Differentemente da Tiffany, acquistando un paio di piantine, un pezzetto di vivaio ce lo si può portare a casa per goderselo tutto l'anno (e spendendo mooolto di meno)!

6 commenti:

  1. Troppo carino il post sugli acquisti al vivaio in stile Tiffany!!!
    Fra due giorni anch'io mi godrò una mezza giornata in un enorme vivaio in zona, visto che compio gli anni ed è il mio shopping preferito...!
    Non so se farò incetta come te, perchè non so più dove mettere le piante, ma qualcosa per i vasi comprerò di certo.
    I papaveri mi attirano molto ma non vorrei che ci fosse ancora troppo freddo.
    Ciao Marta, a presto.

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    1. Che bel compleanno! I papaveri orientali sono perenni, non hanno problemi di freddo. Allora buona gita in vivaio!

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    2. Peccato che mercoledì qui diluviava e ho comprato poca roba.
      Nel weekend finirò lo shopping.
      Ciao cara.

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    3. Va bene la pioggerellina di marzo, ma adesso stiamo un po' esagerando! Ti rifarai presto, c'è tutta la primavera davanti. Bacius

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  2. Che fortuna: shopping e dolce. Meglio di così non si può.
    Complimenti anche per l'abbondante carrello.
    Spero presto di andare anch'io a fare il "pieno" di nuove piantine e magari chissa... che non ci sia pure una torta!

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    1. Il problema è che dovrei tenermi lontana dagli zuccheri... ma sì ne è valsa la pena...

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