venerdì 15 febbraio 2013

Prima vittima dell'inverno.

Un acquisto di settembre:


Su un banco di uno dei vivai che visito più spesso, vedo una serie di vasi con queste magnifiche piante, ricche di grappoli di campanelli candidi dal cui centro si affacciano delle simpatiche corolline rosse, come linguette spernacchianti. Guardo il cartellino, "clerodendron", mai sentito, ovviamente compro.
Pessima idea. Tornata a casa, cerco su internet e sulla Garzantina di Ippolito Pizzetti. Il clerodendro, il cui nome significa "albero dei preti", è una rampicante (signori vivaisti, perchè vendete certi esemplari come fossero cespuglietti se tali non restano?) e soffre il freddo (signora Marta, perchè fa acquisti alla cieca, lei che abita nell'angolo più gelido della provincia veronese?).
Ad ogni modo, punto tutto sul far svernare la pianta in serra, e lì, a ottobre, la ricovero.
In novembre, durante la vacanza a Tenerife, mi imbatto in un clerodendro del luogo, e contenta di potergli dare un nome, faccio un paio di foto all'esemplare, un po' malconcio ma effettivamente intento ad arrampicarsi:



A dicembre, controllo il mio clerodendro in serra: perde tutte le foglie, da verdi. Non capisco perchè, somministro acqua. Atto scellerato: a fine gennaio, dopo aver trascurato di visitare le piante per troppi giorni, trovo il clerodendro rinsecchito e con qualche macchia di muffa grigia e pelosa sui rametti. La pianta sembra mummificata.
Coi capelli dritti, prendo il vaso, taglio i rami più marci e cambio totalmente il terriccio, che scopro eccessivamente impregnato di acqua semistagnante. Le radici sono ancora forti, ma non capisco se sono già andate o posso sperare in una "resurrezione" della pianta. La tengo in casa, ma osservandola in questi giorni, la sensazione è che il clerodendro abbia intrapreso il suo viaggio verso il paradiso delle piante vittime di pessimi giardinieri... sigh.
La cosa che mi duole maggiormente, è aver scoperto sulla pianta, durante il rinvaso, i semi che aveva prodotto a fine autunno.



Li ho staccati, li ho aperti, li ho buttati in un bicchierino di acqua per vedere se andavano a fondo. No, tutti a galla, al 99% direi inutilizzabili per ammuffimento.
Un vero peccato.
Se fossi intervenuta prima, magari avrei salvato almeno quelli.
Nuova lezione della Garden review: prediligere esemplari adatti al nostro clima, e limitare le spericolatezze con esemplari che vogliono condizioni che non possiamo offrirgli. La serra non è la soluzione a tutto.

10 commenti:

  1. Povero clerodendron!
    Ho citato il genere trichotomum, con portamento ad alberello e non rampicante, nel post sulle bacche perchè ne produce di bellissime.
    Proprio un peccato che non abbia resistito all'inverno perchè anche la fioritura era stupenda!
    L'inverno miete sempre qualche vittima anche da me purtroppo.
    Ciao Marta, non demoralizzarti, direi che i tuoi successi sono decisamente superiori agli insuccessi!

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    1. Visiterò il tuo post, così approfondisco. Se lo troverò ancora in commercio non so se lo riacquisterò. Più per rispetto della pianta che per altro :-)

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  2. Peccato... ma purtroppo anche i migliori giardinieri ogni tanto restano delusi... a me sarebbe successo lo stesso, fra l'altro non conoscevo questa pianta... Ma come diceva Pejrone (dando peraltro il titolo ad un suo libro) "il vero giardiniere non si arrende"...

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  3. queste cose capitano, sbahlaindo si impara a volte veniamo presi dai colorie e della bellezza e diciamo ce la possiamo fare e poi tutto va a pallino

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    1. Per questo, almeno con gli acquisti più costosi, ci vado cauta. Vedi l'acquisto della camelia... Grazie per la visita.

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  4. Brava per condividere anche gli insuccessi, peccato che sia seccata perchè sia le foglie che i fiori sono molto belli. Magari semplicemente si è ammalata per qualche fungo, o aveva bisogno di più calore o umidità.

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  5. Ciao Marta... hai tutta la mia comprensione.
    Anche io, nonostante sto molto attento a prendere piante e fiori adatte alla mia zona climatica, ogni tanto mi faccio tentare dalla bellezza di un particolare esemplare e allora: "al diavolo, la prendo!!!"
    Solo che dopo l'inverno... mi rimproverò della mia stupidità.
    Ma la lezione serve a poco. Mi riprometto di non cascarci, ma... eccomi di nuovo a commettere l'ennesimo pianticidio. :-(
    ciao Jampy

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  6. @Patty e @Jampy: penso che anche leggere degli errori altrui possa essere utile. Cmq, il clerodendro è una pianta affascinantissima. Se la trovate in vendita... bè, vedremo se le resisterete...

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