domenica 4 novembre 2012

Cinquanta sfumature di cactus azzurro

Nella gamma di tonalità che i cactus possono assumere per adattarsi e mimetizzarsi nell'ambiente naturale in cui vivono, c'è anche il colore azzurro. Glauco-verde, azzurro-grigio, celestino sfumato di marroncino, i cactus che presentano queste tinte sono spesso più sensibili al freddo, e, in particolare, al freddo protratto a lungo. Mentre gli altri esemplari cactacei non amano il ghiaccio, come è noto, ma riescono a svernare tranquillamente in una serra fredda, gli "azzurrini" vanno di solito portati al riparo preferibilmente in appartamento o in un locale che abbia una temperatura stabile intorno ai 18 gradi: come tutti gli altri cactus, hanno bisogno del freddo invernale per seguire il ciclo naturale delle stagioni e per difendersi dai parassiti, ma non devono "soffrirlo".
Alcuni esemplari di cactus azzurri portano spine robuste, che gli conferiscono un aspetto decisamente aggressivo. Come questo ferocactus emoryi, specie che in età giovanile ha una forma sferica, con tubercoli rilevati e areole spesse, ma in età adulta assume un aspetto cilindrico, costole evidenti e areole più glabre. Le spine sono proprio "feroci":


Altri, hanno spine curiose: papiracee, come nel tephrocactus articulatus. Nonostante l'aspetto meno aggressivo rispetto alle spine del ferocactus, vi garantisco, per esperienza, che sono pungigliosissime. Come se non bastasse, questa specie, nelle areole, ha anche i glochidi.


Altri cactus hanno spine lunghe e flessibili, ma non temibili come quelle papiracee appena descritte. Questo esemplare di leuchtembergia principis è fiorito in ottobre (e questo la dice lunga sul caldo che ha fatto in quel mese). Un fiore grande, giallo con i petali esterni perlescenti, che si è aperto tra i lunghi tubercoli caratteristici della specie. L'arrossamento delle estremità dei tubercoli è normale.


Bellissimi i cactus azzurri con spine sfumate di rosa: nella foto che segue, un'altra specie appartenente al genere ferocactus, ma con spine brevi, tozze e pure uncinate:


Anche molte specie di opuntie hanno il fusto grigio-azzurro. Diffusissima l'opuntia microdasys nella varietà albispina. In questo vaso, coltivo invece due esemplari di opuntia di cui non ricordo più il nome: uno alto, uno prostrato:


Per il fatto che i cactus azzurri non tollerano il freddo prolungato, non fategli nemmeno soffrire troppo caldo: l'anno prossimo potreste trovarli invasi dalle cocciniglie. Teneteli asciutti fino a marzo-aprile, durante l'inverno ovviamente sospendete anche le concimazioni.


Sopra: cereus aethiops. Un manuale lo descrive resistente al freddo, purchè asciutto. In generale, lo trovo un cactus delicato e capriccioso. Il mio, dalla foto si vede, è mezzo bruciacchiato dal troppo sole.

3 commenti:

  1. Ciao Marta. Che piacere trovare il tuo commento. NOn preoccuparti per l'iscrizione al mio blog, io non ci capisco proprio nulla, non so bene a cosa serva, cosa comporti, io credo di essere iscritta a pochissimi (fore due o tre) e non so nemmeno quali... sono un po' imbranata e anche molto distratta.
    Ti auguro una splendida settimana
    Cinzia

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  2. ora guarderà i cactus sotto un altro luce non avevo mai visto i loro fiori

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  3. Comincio a capire perchè ci si appassioni alle piante grasse. Ciao!

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