venerdì 24 febbraio 2012

Un'altra orchidea: il Dendrobium.


Genere tra i più numerosi della famiglia delle orchidee (trent'anni fa se ne contavano 900 specie, oggi siamo arrivati a oltre 1600), è composto da esemplari che in natura vivono negli habitat più disparati, quindi con esigenze colturali, forma e dimensioni molto diverse tra loro. Pensate che alcune specie sono decidue, altre sempreverdi.
Il Dendrobium della foto è un recente acquisto da vivaio, una specie molto facile da coltivare e che in commercio si trova in vendita con fiori di colori differenti (bianco, rosa, viola, ecc.). Richiede una posizione luminosa, ma non sole diretto, che lo fa "soffrire", e temperature sopra i 13 gradi. In estate potete "portarlo fuori", in un posticino riparato dalla luce eccessiva.
A differenza delle Phalaenopsis, i Dendrobium chiedono innaffiature più frequenti, e in inverno sono meno soggetti al marciume. Quando riuscirete a farli fiorire con le vostre cure (non perchè li prendete in boccio al vivaio) vi lasceranno senza fiato per lo spettacolo e la soddisfazione.
Le radici sono diverse da quelle delle Phalaenopsis, il vaso non deve essere trasparente:


Personalmente, ritengo però che il Dendrobium sia una pianta che richiede di essere parecchio seguita, per un motivo: i fiori si formano sui rami nuovi (quelli dell'anno precedente), e per rivedere fiorito il vostro esemplare dovrete regolarmente eseguire talee o separare i giovani fusti, insieme a qualche ramo dell'anno prima, per trasferirli in altri vasi (se volete continuare a coltivare il vostro Dendrobium in vasi piccoli, altrimenti potete lasciarlo così com'è, col rischio però che il vaso si costipi di radici). Quest'orchidea è anch'essa epifita, e si sviluppa in modo simile al bambù, producendo nuovi pseudobulbi (i "rami", i "tronchetti"  di cui è costituita, che hanno funzione di riserva idrica) da terra.


La riproduzione del Dendrobium quindi si effettua per divisione dei cespi. Il terreno migliore è un composto di tre parti di corteccia e una di sfagno. Concime: quello specifico per orchidee, da somministrare ogni due settimane nel periodo vegetativo (riferitevi alle indicazioni riportate sulla confezione del concime).

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